Progetto di Istituto
Premessa
Il Progetto d’Istituto è uno strumento di lavoro utile per la scuola, la famiglia e il territorio. Serve ad evidenziare ricchezze e potenzialità dell’Istituto, ad indicare l’utilizzo delle risorse disponibili, ad avere un riferimento comune alle componenti della scuola in base al quale progettare, verificare, valutare, monitorare l’offerta formativa dell’Istituto. Il Progetto d’Istituto promuove un contratto formativo tra scuola ed allievi, scuola e famiglie e scuola e comunità e si fonda anche sulla storia dell’istituto e di chi ci lavora, sulla storia dei rapporti tra scuola e comunità e sui problemi e i risultati conseguiti.
Da quanto premesso appare evidente che la scuola dell’autonomia, della progettualità è soprattutto impegnata al perseguimento di obiettivi formativi che riguardano:
- il sapere, cioè l’acquisizione di conoscenze come contenuti essenziali della formazione;
- il saper fare, cioè la formazione di capacità cognitive, affettive, sociali, linguistiche, estetiche;
- il saper essere cioè la formazione di atteggiamenti, interessi, motivazioni, disponibilità.
Consapevolezze
La Scuola, gestita dalla Congregazione delle Suore Francescane di santa Chiara, comprendendosi come parte del sistema scolastico italiano, intendono contribuire con la loro offerta di educazione – formazione – istruzione ad attuare i principi della Costituzione per quanto riguarda lo sviluppo della
persona e l’affettiva partecipazione dei cittadini alla vita sociale.
Si colloca inoltre in continuità con la tradizione pedagogica della Congregazione che, fin dalle sue origini, ha visto nella formazione dei giovani uno dei principali strumenti per la sua missione di servizio alla promozione umana e cristiana.
Sulla base di questo Progetto Educativo e in ottemperanza alle indicazioni del DPR 8.3.99 art. 3,3.1 e del DM 19.07.99 n. 179 art. 2, la scuola si impegna nello specifico e si assume i principi di
seguito espressi:
Uguaglianza – Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico che può essere compiuta per motivi riguardanti etnia, religione, opinione pubblica, condizioni psicofisiche e socioeconomiche dell’alunno.
Accoglienza ed integrazione – L’Istituto si impegna, con opportune e adeguate iniziative, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso, alle classi iniziali e alle situazioni con esigenze specifiche. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell’alunno.
Obbligo scolastico e frequenza, diritto di scelta – L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza degli alunni sono assicurati dalla responsabile partecipazione dei genitori e dall’azione di prevenzione e di controllo da parte di tutto il personale che opera nella scuola.
Regolarità – imparzialità – L’Istituto attraverso le sue componenti – Dirigente, docenti e personale amministrativo – garantisce la regolarità e la continuità del servizio e lo svolgimento delle attività educative, nel rispetto dei principi e dalle norme sancite dalla legge, impegnandosi comunque sempre ad agire secondo criteri di obiettività, equità ed imparzialità, tali criteri diventano necessari ai fini di un’azione educativa serena ed autentica.
Partecipazione – efficienza e trasparenza – L’Istituto d’Istruzione, il Dirigente scolastico, i docenti, i genitori, gli studenti sono responsabili e protagonisti dell’attuazione della carta dei servizi attraverso la gestione della scuola nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure vigenti.
L’impegno è quello di favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile. L’Istituto, nell’ottica di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la semplificazione delle procedure e l’informazione deliberata trasparente dei suoi atti in base alla legge 241/90.
Libertà d’insegnamento – aggiornamento del personale – La programmazione deliberata dagli organi collegiali, assicura il rispetto della libertà dei docenti e garantisce la formazione degli alunni, contribuendo allo sviluppo armonico della personalità e alla maturazione delle sue potenzialità intellettive e cognitive relativi agli specifici piani di studio.
Qualità della didattica – L’Istituto è responsabile della qualità delle attività educative che svolge e promuove con l’apporto delle competenze professionali tutto il personale e con le famiglie, del territorio e degli enti locali. Tale responsabilità non è solo di natura generale e di dialogo ma anche rispetto per la diversità, testimonianza di valori condivisibili,
continuità formativa e la collaborazione tra scuola e famiglia.
Poiché obiettivo specifico della Scuola è la trasmissione di “cultura” essa si assume l’impegno di una formazione culturale che tenga unite le due dimensioni: quella umanistica, volta più alla riflessione sull’uomo e i valori, e quella tecnica, volta più a formare competenze professionali.
Questo nella convinzione che una formazione integrale della persona comporta al tempo stesso conoscenze (relative al sapere), competenze (relative al saper fare, saper tradurre in atto le conoscenze) e capacità (saper essere, ossia strutture stabili della personalità che permettono relazioni costruttive).
L’Istituto espressione di autonomia funzionale provvede alla definizione dell’offerta formativa. A tal fine interagisce con altri soggetti del sistema scolastico e con gli enti locali, in un’ottica di collaborazione e di valorizzazione delle potenzialità per il conseguimento degli obiettivi nazionali del sistema d’istruzione. L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà d’insegnamento e si concretizza nella progettazione e nell’attuazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo
sviluppo della persona umana, adeguata a diversi contesti, alle attese delle famiglie.
Il progetto d’Istituto utilizza lo strumento dell’autonomia come possibilità di gestire in modo più efficace e funzionale le attività, i mezzi, le risorse e i contenuti finalizzandoli alla realizzazione degli obiettivi prefissati.
L’autonomia si articola in:
- autonomia didattica;
- autonomia organizzativa;
- autonomia gestionale e amministrativa.
I docenti, nel rispetto della normativa vigente e del regolamento dell’autonomia, fanno propri i seguenti criteri:
1. Il riconoscimento degli elementi di fondo
- pluralità dei soggetti;
- pluralità dei saperi;
- pluralità dei percorsi;
- pluralità degli insegnamenti;
2. Il privilegiare attività formative e metodologiche specifiche per valorizzare le potenzialità di ogni alunno.
• La scuola si assume responsabilità diretta per l’Insegnamento che mette in campo e indiretta per l’Apprendimento, che è dimensione legata a forti variabili soggettive.
• Gli alunni hanno diritto di ottenere un’offerta formativa coordinata tesa a creare e consolidare le abilità trasversali cosiddette “di secondo livello” (abilità strumentali ampie), che si perseguono ma non sono direttamente insegnabili.
• La buona riuscita dell’azione educativa è strettamente legata alla disponibilità al dialogo ed alla collaborazione tra tutti gli operatori scolastici.
• La libertà didattica dei docenti è da intendersi al servizio dell’offerta formativa come facoltà di provare vie possibili per influenzare positivamente l’acquisizione dei saperi.
• La scuola adotta progressivamente la modalità dei “contratti formativi” quale sintesi degli impegni assunti dalla scuola, dalla famiglia e dagli alunni con lo scopo di condividere gli stessi obiettivi formativi.
• La scuola organizza e redige le programmazioni disciplinari con l’indicazione dei traguardi previsti ed una serie di tematiche portanti, cercando di descrivere in modo essenziale i contenuti che ritiene irrinunciabili.
• La scuola si impegna ad insegnare i saperi di base previsti all’uscita della formazione scolastica obbligatoria ed a stimolare l’alunno a far proprie quelle capacità di adattamento e di cambiamento che sono sempre più richieste dalle trasformazioni in corso in ogni ambito della vita sociale.
• La scuola si impegna a perseguire lo sviluppo di tutte le potenzialità dell’alunno e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive, sia esso l’ambiente di più diretto riferimento o lo spazio sempre più esteso della comunicazione e dell’interscambio.
La Scuola S. Chiara è istituita nel Comune di Marino, frazione di Santa Maria delle Mole (Roma) sin dall’inizio dell’anno scolastico 1962/63.
La zona cominciava appena a popolarsi ed era urgente iniziare l’opera di educazione dell’Infanzia.
Ci mettemmo a disposizione attuando così il carisma della nostra Fondatrice, che, in armonia con gli intenti della Chiesa e con le esigenze del popolo di Dio, si realizza particolarmente con la conduzione di scuole e Istituti di educazione.
La nostra scuola si propone, pertanto ai genitori, ai docenti, alla Chiesa “particolare”, agli amministratori locali, ai cittadini come occasione di riflessione sul significato di una realtà dei Castelli, sia per ciò che è e che rappresenta nella coscienza comunitaria di tante persone.
Il progetto educativo costituisce l’elemento di sintesi tra novità e di intervento e comunità.
La novità è perenne perché attinge alla verità rivelata da Dio in Gesù Cristo; la continuità è la tradizione operativa della novità: ne precisa gli obiettivi sul piano culturale, educativo e didattico.
L’Istituto, secondo lo spirito delle origini, ha sempre prestato molta attenzione al contesto socio – culturale ecclesiale, attuando scelte coraggiose di cambiamento.
Oggi il plesso scolastico dell’Istituto Santa Chiara comprende:
• La Scuola dell’Infanzia Paritaria (3 sezioni);
• La Scuola Primaria Paritaria (5 classi).
Alla base dell’attività, la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria si riconoscono in questo Progetto Educativo condividono l’impegno dell’educazione, intesa come azione volta a promuovere, attraverso la competenza professionale degli insegnanti, il pieno sviluppo della persona, la consapevolezza della propria identità, comportamenti di reciproca fiducia e di dialogo, il rispetto
per la diversità, la testimonianza di valori condivisibili, la continuità formativa e la collaborazione tra scuola e famiglia.
Poiché obiettivo specifico della Scuola è la trasmissione di “cultura”, esse assumono l’impegno di una formazione culturale che tenga unite le due dimensioni: quella umanistica, volta più alla riflessione sull’uomo e i valori, e quella tecnica, volta più a formare competenze professionali.
Questo nella convinzione che una formazione integrale della persona comporta al tempo stesso conoscenze (relative al sapere), competenze (relative al saper fare, saper tradurre in atto le conoscenze) e capacità (saper essere, ossia strutture stabili della personalità che permettano
relazioni costruttive).
Profilo Formativo in Uscita
Il Profilo Formativo nasce da una lettura dei bisogni degli alunni, delle caratteristiche socioculturali della nostra epoca e dalla constatazione dei diversi modi di apprendere rispetto alle generazioni passate.
La Scuola propone un Profilo Formativo che non vuole essere definitivo ma in continuo aggiustamento.
Un alunno alla fine del percorso scolastico dovrebbe essere portato a conquistare, attraverso uno stretto rapporto di collaborazione scuola – famiglia, queste competenze: sapere, saper fare, saper essere
• avere padronanza delle conoscenze e delle abilità di base in riferimento ai curricoli previsti dalla
programmazione annuale;
• comprendere e comunicare con i linguaggi specifici delle varie discipline;
• saper capire, organizzare, elaborare ed utilizzare le informazioni in modo autonomo e personale;
• acquisire un metodo di lavoro personale imparando a gestire proficuamente il tempo, lo spazio e gli strumenti;
• acquisire e condividere i valori della società democratica e conoscere i diritti e i doveri del cittadino;
• saper comunicare ed interagire con tutti nel rispetto e nella considerazione reciproca;
• essere in grado di esprimere considerazioni proprie;
• avere coscienza di sé, delle proprie caratteristiche personali anche in vista delle scelte scolastiche successive;
• essere consapevole della complessità del sapere e, quindi, porsi in atteggiamento di apertura e di disponibilità nei confronti di nuove conoscenze;
• aver fiducia in sé stesso per superare le difficoltà e sviluppare le proprie potenzialità;
• provare curiosità ed interesse per il proprio ambiente e la sua storia;
• saper accettare e valorizzare realtà diverse.
La Scuola si impegna a:
• effettuare una periodica revisione del curricolo disciplinare, elaborato secondo i criteri della
formatività e dell’essenzialità, che indica, per ciascuna disciplina e per ogni classe, i contenuti di insegnamento garantiti agli alunni e prefigura le competenze e gli obiettivi trasversali che si intendono perseguire;
• garantire l’insegnamento dei contenuti elencati nelle tabelle delle programmazioni disciplinari annuali;
• favorire la realizzazione di situazioni didattiche interdisciplinari che consentono una più completa comprensione della realtà;
• garantire, compatibilmente con le assegnazioni di organico, l’insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria;
• promuovere l’utilizzo delle tecnologie informatiche;
• attuare forme di integrazione per alunni diversamente abili che privilegino per quanto possibile la permanenza in classe;
• attuare la continuità didattica con la Scuola dell’Infanzia e con la Scuola
Superiore attraverso:
a) passaggio di informazioni tramite scheda per tutti gli alunni e organizzazione di incontri specifici
per i casi problematici;
b) attuazione di progetti ponte;
c) coordinamento fra insegnanti di ordini diversi di scuola per concordare attività comuni.
• considerare l’orientamento scolastico come un aiuto da offrire continuamente ai ragazzi per scoprire le loro risorse e per trasformarle in competenze spendibili.
• accogliere gli alunni ad inizio di anno con uno specifico programma di accoglienza che preveda la presentazione della nuova scuola;
• usare i laboratori a disposizione della scuola, allo scopo di mettere alla prova le competenze acquisite con esercitazioni pratiche utilizzando ogni ambiente idoneo all’attività didattica, sia dentro che fuori la scuola e facendo un uso didattico delle tecnologie informatiche a disposizione nell’Istituto;
• considerare l’opportunità di partecipare ad iniziative che superano i confini dell’Istituto e lo aprono al confronto con l’esterno;
• favorire una graduale introduzione del lavoro di gruppo fondato sulla cooperazione tra alunni;
• se necessario, offrire alle famiglie la possibilità di incontrare i docenti su appuntamento oltre le udienze programmate.
I docenti si impegnano inoltre a richiedere in modo sistematico agli alunni di:
• assumere incarichi stabiliti dai consigli di classe e partecipare alla gestione della classe;
• stabilire le regole della classe sotto firmandole;
• rispettare le regole della convivenza civile e quelle richiamate dal Regolamento d’Istituto;
• collaborare con i compagni nelle attività di gruppo;
• rispettare gli impegni scolastici con puntualità (orario, esecuzione compiti, riconsegna verifiche
ecc.) e accuratezza (ordine nei testi scritti e negli elaborati grafici, organizzazione del materiale occorrente ecc.);
• portare a termine il lavoro scolastico in modo sempre più autonomo e responsabile;
• studiare per comprendere in forma ragionata e non mnemonica;
• autovalutare gli esiti raggiunti e procedere ad una periodica riflessione sul proprio comportamento, in particolare su ciò che ha favorito il successo e l’apprendimento o su ciò che ha portato all’insuccesso e al mancato apprendimento;
• consultare regolarmente, a partire dalle prime classi della scuola primaria e via via in modo sempre più autonomo, il diario, i libri e i quaderni, valutando preliminarmente i tempi che servono e la priorità da dare ai compiti.
Attenzioni per gli alunni con bisogni particolari
L’Istituto si impegna a:
• elaborare progetti educativi individualizzati per alunni con certificazione dei Servizi Sanitari;
• organizzare interventi di recupero e rinforzo dei saperi di base per gli alunni in difficoltà di apprendimento;
• stabilire modalità di collegamento tra insegnanti di classe e di sostegno per favorire l’integrazione degli alunni;
• curare il passaggio di informazioni tra i vari ordini di scuole.
Del Consiglio di Istituto fanno parte: insegnanti, genitori e il Dirigente Scolastico.
Le sue competenze sono stabilite dai decreti delegati e dalla normativa sull’autonomia scolastica.
Per quanto riguarda il Progetto di Istituto, il Consiglio di Istituto:
• individua gli orientamenti generali;
• approva i Progetti educativi delle varie scuole;
• promuove contatti fra le scuole e con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni, di iniziative, di collaborazione
Le competenze del Collegio dei docenti sono stabilite dai decreti delegati e dal Regolamento Generale sulla Autonomia delle Istituzioni Scolastiche. Per quanto riguarda il P.I. il Collegio dei Docenti:
1. elabora le linee del programma tenendo conto dei bisogni formativi emersi dall’analisi della
situazione sociale, psico – sociale e culturale dell’utenza;
2. indirizza la programmazione delle attività didattiche ed educative tenendo conto del piano
dell’offerta formativa
3. individua e mette in atto modalità di verifica dei risultati.
Annualmente il Collegio dei Docenti elabora ed approva indicazioni relative a:
• scansione temporale e flessibilità oraria delle attività curricolari;
• le attività opzionali e aggiuntive
• le attività di educazione permanente;
• attività di collaborazione scuola – territorio;
• i progetti di formazione del personale;
• le proposte in relazione al numero delle figure funzionali necessarie; l’uso degli spazi e delle
attrezzature delle scuole;
• il piano annuale delle attività di non insegnamento e il calendario delle programmazioni.
La scuola primaria della durata di cinque anni è articolata in un primo anno, teso al raggiungimento delle strumentalità di base, ed in due periodi didattici biennali. Art. 2 comma f: «[…] La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione Europea oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi
fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. […]»
Il curricolo essenziale risponde a standard formativi definiti a livello nazionale e contiene obiettivi fondati su acquisizione di competenze intese come insieme di abilità e di conoscenze.
La programmazione didattica viene elaborata dai docenti, in linea con gli assi culturali della scuola:
• delinea il percorso formativo della sezione, della classe e, se necessario, del singolo alunno/studente, con interventi operativi adeguati;
• utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative codificate nel P.I.;
• è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati da parte di ogni docente al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.
È prerogativa dei docenti la scelta delle strategie, delle metodologie e degli strumenti da utilizzare per il raggiungimento dei saperi essenziali, tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità degli alunni.
La giustificazione delle assenze e dei ritardi avviene sul registro elettronico.
Gli studenti sono tenuti ad allegare il certificato medico nel caso in cui l’allievo sia stato affetto da malattia infettiva.
La richiesta di permesso di uscita anticipata deve essere comunicata direttamente al docente.
L’Istituto ha aderito alla proposta ministeriale del progetto I.N.Val.S.I. Per questa attività vengono somministrati, alla fine dell’anno scolastico, dei test di Italiano e Matematica a tutti gli alunni della classe seconda e dei test di Italiano, Matematica e Inglese a tutti gli alunni della classe quinta della scuola primaria
La valutazione è una delle fasi essenziali del processo educativo e formativo. Essa si avvale delle verifiche per accertare i livelli di apprendimento degli alunni e procedere alla raccolta e all’analisi
di informazioni necessarie all’insegnante per adeguare la programmazione e gli interventi didattici alle reali capacità dei ragazzi. Tutto ciò allo scopo di guidarli alla conoscenza e allo sviluppo delle proprie potenzialità.
Se ne deduce, perciò, che la valutazione deve essere continua e interessare tutto il lavoro scolastico di progettazione, insegnamento e verifica.
La valutazione finale esprime la maturazione globale raggiunta dall’alunno, tenendo conto dei livelli di partenza, dei condizionamenti della sfera socio-affettiva, dei ritmi di apprendimento, della
partecipazione, dei progressi nel processo educativo.
La valutazione viene sostanziata in una scheda personale di valutazione predisposta in forma unica per gli alunni delle cinque classi del corso elementare, prevede rilevazioni sullo sviluppo della
personalità e degli apprendimenti come risposta ad “indicatori” dettati dal Ministero, validi per tutte le fasce di età.
Le verifiche didattiche e la conseguente compilazione della scheda personale di valutazione, avvengono secondo criteri e indicatori condivisi e comuni a tutti gli insegnanti.
Le uscite didattiche, le visite guidate ed i viaggi d’istruzione, rappresentano un’occasione importante sia per la socializzazione sia per l’arricchimento culturale e quindi per la crescita dei ragazzi. Esse prevedono una progettazione e una adeguata programmazione didattica allo scopo di offrire elementi di lettura della realtà in oggetto.
- Tipologie
Rientrano nella tipologia delle visite guidate, in senso lato, tutte quelle attività che vengono svolte fuori dall’edificio scolastico in realtà simili alla propria per accrescere ed approfondire tematiche di insegnamento. Rientrano nella tipologia dei viaggi di istruzione le iniziative orientate alla conoscenza di realtà diverse dalla propria. Rientrano nella tipologia uscite didattiche, le attività
didattiche svolte fuori dalla scuola ma in territorio comunale o comprensoriale e di breve durata (alcune ore). - Autonomia dei docenti
Le attività didattiche svolte in ambiente extrascolastico nei dintorni della scuola, all’interno dell’orario scolastico e per le quali non è previsto l’utilizzo dei mezzi di trasporto, sono attivate dagli insegnanti interessati sotto la loro responsabilità con la massima autonomia, avvertendo la dirigenza. - Numero dei partecipanti
Alle visite guidate ed ai viaggi d’istruzione dovrebbero partecipare tutti gli alunni. Queste iniziative, tuttavia, verranno autorizzate se parteciperanno almeno 2/3 degli alunni delle singole classi interessate. - Partecipazione dei genitori
I genitori dovranno impegnarsi a collaborare con gli insegnanti ed a partecipare alle attività programmate per gli alunni. I genitori dovranno rilasciare agli insegnanti la dichiarazione che solleva la scuola da ogni responsabilità.
Gli insegnanti si impegnano a rispettare i seguenti principi:
• Accettare la collegialità (processo deliberato, esplicito, intenzionale di scelta di mettersi al servizio
di un compito rispetto al quale si riconosce la propria autosufficienza);
• Accettare di discutere con i colleghi i problemi;
• Accettare di mettersi in discussione per:
– Trovare la soluzione ai problemi;
– Verificare il lavoro svolto, onde poter procedere;
• Accettare la verifica collegiale;
• Accettare il rispetto delle “regole” poste collegialmente, senza le quali qualsiasi “progetto” non può essere portato a compimento;
• Accettare “la libertà di insegnamento” come “autonomia didattica”, ma contestualizzata con un “confronto aperto di posizioni culturali” per “promuovere la piena formazione della personalità
degli alunni (progettualità condivisa)”;
• Accettare una chiara definizione dei ruoli;
• Accettare il conflitto come “risorsa”;
• Accettare di porsi nei confronti con l’esterno (alunni, genitori, altri) non come singolo, ma come “gruppo” relativamente alle decisioni prese collegialmente.
Rappresentano le linee guida su cui fondare l’operatività didattica e la progettualità.
CONTINUITÀ
L’identificazione di questa linea fondamentale è la risposta ai bisogni per garantire:
• agli alunni un curricolo formativo, armonioso e dinamico;
• ai docenti la condivisione di tutto il processo formativo;
• ai genitori la possibilità di seguire consapevolmente i figli nel loro processo formativo.
INTEGRAZIONE
L’identificazione di questa linea fondamentale è la risposta ai bisogni per garantire:
• agli alunni la capacità di porsi in modo consapevole e positivo di fronte a nuove esperienze, anche
in previsione di una società multietnica e multiculturale;
• ai docenti l’opportunità di sperimentare occasioni sempre più articolate di scambio e di collaborazione con colleghi, genitori ed Enti esterni alla scuola allo scopo di migliorare e diversificare l’offerta formativa;
• ai genitori occasioni di incontro e di scambio di esperienze con la scuola, altri genitori, Enti e Istituzioni esterne alla scuola.
FLESSIBILITÀ
Garantisce:
• agli alunni il conseguimento degli obiettivi, partecipando consapevolmente al processo di insegnamento-apprendimento con l’opportunità di controllarne il risultato;
• ai docenti il ricorso alla struttura modulare dei contenuti e delle competenze, che, dislocata nel tempo consente agli studenti da una parte, di conoscere i propri atteggiamenti mentali, con il vantaggio di misurare l’efficacia dei risultati attraverso verifiche intermedie; dall’altra, per i docenti
rende operanti le necessità di eventuali percorsi individualizzati e recuperi;
• ai genitori la consapevolezza che la scuola si sa attivare per rispondere ai bisogni degli alunni.
RESPONSABILITÀ
Favorisce:
• agli alunni un processo di formazione umana che integri le attività curricolari con progetti,
collaborazioni esterne ed attività rivolte a soddisfare i bisogni legati allo sviluppo della persona;
• ai docenti di perseguire l’innovazione didattica con serietà ed efficacia, allargando la programmazione a sperimentazioni che aprano maggiormente all’esterno e consentano alla struttura organizzativa di riqualificarsi ed acquisire, nel contempo, risorse;
• ai genitori di poter contribuire con i loro interventi e le loro proposte alla costruzione e gestione del modello organizzativo ed educativo delineato.
COOPERAZIONE
Consente:
• agli alunni di lavorare in un clima di collaborazione, in cui ognuno mette a disposizione le proprie risorse;
• ai docenti di praticare una modalità di lavoro collegiale e condivisa;
• ai genitori di collaborare con gli insegnanti nel costruire e condividere il progetto educativo
Prendere coscienza di sé stessi e sapersi rapportare con la realtà circostante.
Scopo primario della scuola è di educare alla consapevolezza di sé e dei propri bisogni, alla scelta cosciente e critica di quello che serve per crescere e progredire nonché alla condivisione di esperienze con gli altri e alla accettazione degli altri come inesauribile fonte di arricchimento.
Star bene per tutte le componenti della scuola:
• gli alunni in prima istanza, che sono al centro di ogni progettazione e di ogni intervento;
• i docenti, che mettono a disposizione la loro professionalità proprio per rendere possibile la crescita personale, affettiva e culturale dei ragazzi loro affidati;
• i genitori, che possono e devono divenire soggetti attivi, elementi essenziali alla buona riuscita del progetto di crescita dei loro figli;
• il personale tutto della scuola (collaboratori scolastici e personale della segreteria) che, pur essendo meno a contatto con gli alunni, può facilitare la funzione educativa.
Quindi il rispetto delle esigenze reciproche, il continuo confronto (ciascuno nello specifico ruolo che gli compete) e la collaborazione possono generare una situazione di produttiva serenità essenziale alla realizzazione del progetto educativo.